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La conduttrice Cristina Parodi parla dei suoi figli.

Ia conduzione di un programma quotidiano è una maratona impegnativa, specialmente per chi, come lei, lavora a Roma e ha la famiglia a Bergamo. Ma Cristina Parodi è abituata alle sfide e ci conferma di non avere alcuna intenzione di abbandonare La vita in diretta, nonostante le voci in merito a un suo prossimo addio alla trasmissione.

 

Dall’inizio del nuovo anno La vita in diretta comincia alle 1530 invece che alle 14. Ti fa comodo avere a disposizione un’ora e mezza in più tutta per te?

«A dire la verità, continuo ad alzarmi alla stessa ora e ad arrivare in redazione per prima. Forse l’unico lusso che mi concedo è quello di pranzare più serenamente. Con questa nuova collocazione oraria possiamo concentrarci meglio su un unico segmento, senza avere più una pausa in mezzo (occupata prima da Verdetto finale a Torto o Ragione, che ora va in onda alle 14, ndr). Facciamo una lunga maratona di tre ore e trattiamo temi adatti all’orario di messa in onda».

La vostra è una sfida impegnativa, considerata la portata dei vostri “avversa ri” in quella fascia oraria su Canale 5, ovvero Uomini e donne e II segreto.

«È vero, la sfida con questi “colossi” non è semplice, ma contiamo di farci spazio!».

Che Italia ti piacerebbe mostrare al pubblico Cristina Parodi?

«Vorrei raccontare un Paese più positivo, che crede nelle persone. Un’Italia che ha voglia di tornare a investire e a rimettersi in gioco. E che abbia le possibilità per farlo in termini di lavoro. Il problema fonda-mentale dei giovani d’oggi è la mancanza di lavoro. Se scarseggia non ci sono soldi e non c’è fiducia verso il futuro».

I tuoi figli ti seguono in televisione Cristina Parodi?

«No, se lo facessero mi preoccuperei (ride)’. ‘ Gli adolescenti e i ventenni non sono il nostro pubblico di riferimento. Ho un bel rapporto con loro (Benedetta, 20 anni, Alessandro, 19, e Angelica, 15, ndr), parliamo, ci divertiamo, discutiamo anche… Ma non sono tra i miei telespettori».

Avendo condotto Verissimo dal 1996 al 2005 conosci bene la Tv pomeridiana. Oggi però i programmi di questa fascia sono cambiati, la cronaca nera è diventata uno degli argomenti più seguiti.

«È cresciuto l’interesse per alcuni gialli, in particolare per quelli che hanno le donne come protagoniste. Me ne accorgo anche al di fuori della trasmissione, quando le persone mi incontrano per strada e mi chiedono informazioni su questi casi. La cronaca nera è diventata una delle colonne portanti anche se, vista la fascia oraria in cui andiamo in onda, la trattiamo con cautela, garbo e profondo rispetto per tutti. Facciamo un’informazione precisa puntuale, mai morbosa o eccessivamente particolareggiata. E forse, proprio per questo, è , molto apprezzata. Quando ho cominciato con Verissimo erano gli anni della cronaca rosa e del gossip. Che oggi hanno perso un po’ di attrattiva».

Tu e tua sorella Benedetta, che siete apparse insieme come ospiti in diverse trasmissione, avete mai pensato di condurre un programma insieme? Sembrate molto affiatate..

«Ci piacerebbe tantissimo! Magari anche con nostro fratello Roberto, che è un grande esperto di musica, libri, viaggi e moto. Chissà…».

 

Girano voci sul fatto che, molto presto, potresti dire addio a La vita in diretta. E davvero così Cristina Parodi?

«Queste voci mi hanno sorpreso moltissimo, anche perché io non ho mai detto nulla di simile. Al momento non ho nemmeno ricevuto proposte per altri programmi. Sono in trasmissione da tre anni e mi trovo molto bene. Certo, per me che sono in “trasferta” è faticoso, però smentisco il mio addio alla trasmissione».

Molte donne prendono ispirazione dai tuoi look perché ti considerano un’icona in fatto di stile. Sei un modello anche per le tue figlie oppure sono loro a darti consigli su come vestirti in video Cristina Parodi ?

«No, i consigli di look sono ancora io a darli a loro e non viceversa. Su questo fronte, insomma, sono ancora io a dettare legge! Anzi, quando devono presenziare a qualche serata o a un evento importante, corrono subito a saccheggiare il mio guardaroba».

 

 

Intervista a Cristina Parodi tratta da Vero.

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