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Luca Ward torna al sistina di Roma

Ha trascorso le feste a teatro Luca Ward presto in tv con le tre rose di Eva 3 e ora protagonista al fianco di Vittoria Belvedere del muscal tutti insieme appassionatamente in scena al sistina di Roma fino al prossimo 11 gennaio. Sulla scena Luca Ward è papò di sette figli, nella realtà ne ha tre a cui è legatissimo, ma per i quali si augura un futuro lontano dal mondo dello spettacolo e da questo paese.

 

Luca Ward che effetto ti fa il Sistina di Roma?

“Il Sistina è Roma . E’ un punto di riferimento importante per chi fa questo mestiere  e per il pubblico. E’ stato un grande motore per la cultura del nostro Paese e le scelte del direttore artistico Massimo Romeo Piparo vanno proprio in questa direzione. Mentre in Italia molti teatri chiudono e vengono tristemente trasformati in un fast food oppure garage, il Sistina imprime una sferzata di energia a tutto il paese e grazie al fantastico rilancio che sta vivendo”

Luca Ward che ci dici dei personaggi e Von Trapp?

“Pochi sanno che questa è una storia vera realmente accaduta . Georg Von Trapp era un comandante della marina austriaca , un sommergibilista. Era anche parecchio capace. Non a caso riuscì a modificare la gittata di un siluro, aumentandone la sicurezza. Ecco perchè i tedeschi lo volevano con loro . Georg Von Trapp, però ebbe il coraggio di rifiutarsi , nonchè la forza e la convinzione di dire no alla guerra. E’ uno spettacolo che proprio per questo motivo reca in sè il messaggio così importante. L’austero e rigido vedovo Von Trapp riscopre l’amore grazie a Maria, il cui arrivo è davvero provvidenziale per lui e per tutta la sua famiglia”

Un inno all’importanza della famiglia e al tempo stesso una critica alla guerra.

“Esatto il mio personaggio torna a credere nella forza della famiglia che è e deve essere il costante punto di riferimento della vita di ognuno di noi. In un’epoca come questa , in cui sono crollate tutte le grandi certezze la centralità della famiglia diventa il costante punto di riferimento della vita di ognuno di noi. In un’epoca come questa in cui sono crollate tutte le grandi certezze, la centralità della famiglia diventa fondamentale e sacra. Altrimenti si va fuori strada. Oggi più che mai siamo circondati dai conflitti in cui muoiono anche molti bambini. Non sempre i media ci raccontano questi tragici eventi, visto che secondo alcuni forse è meglio non sapere troppo.”

Luca Ward tu hai iniziato prestissimo con la recitazione

“Quando ero bambino io negli anni 60 a scuola si faceva teatro si mettevano in scena importanti rappresentazioni. I miei compagni che sapevano che già facevo la televisione, non mi consideravano un extraterrestre, ma venivano a chiedermi consigli su come memorizzare o pronunciare nel modo giusto una battuta. Il teatro aggrega e non crea competizione. Spesso nello sport il più sano agonismo viene raccomandata la cattiveria ed è sbagliato. Io ho tre figlie per quanto mi riguarda alcuni sport non li faranno mai. Penso al calico, che non è più quello di un tempo. Preferisco discipline che aggregano come il rugby o la pallanuoto. Anche io sono stato un pallanuotista”

Intervista a Luca Ward tratta da Vero. Sito ufficiale di Luca Ward

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