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Lorella Cuccarini fra il successo del teatro e il ricordo della televisione

Una vita da palcoscenico, la sua. Tanti successi, nessun gossip. E uno stile unico, che fa di lei ima Signora dello Spettacolo, entrambe con la “S” maiuscola. Sono le cinque del pomeriggio e Lorella Cuccarmi si fa trovare puntualissima all’appuntamento.

Che bello ritrovarti, Lorella Cuccarini. Come stai?

«Di corsa. Sto aspettando Giampiero (lngrassia, ndr) per andare a teatro. Stasera abbiamo lo spettacolo».

 

Non mi hai più detto ti amo, una commedia inedita, in cui si parla di famiglia…

«Vero, ma anche di amore tra uomo e donna, genitori e figli, con tanta quotidianità, emozioni,, risate, lacrime e cambiamenti. Dopo La regina di ghiaccio, cercavo qualcosa di molto diverso da una Tu-randot, che aveva spiazzato e conquistato il pubblico».

Per raccontare cosa?

«Come stanno cambiando le nostre famiglie alla luce delle trasformazioni con le quali, prima o poi, tutti devono fare i conti».

E il tuo ruolo?

«In scena sono una super-mamma, la classica moglie perfetta, che un giorno capisce che la sua felicità è altrove e con grande coraggio si mette in discussione e se la va a cercare. Dai, vieni a vederci!».

Contaci. Ma com’è stato ritrovare Giampiero Ingrassi» (hanno lavorato assieme nel musical Grease, ndr)”!

 

«Bellissimo, anche se siamo diversi tutti e due. Sul palco cogli il “frattempo” che è passato da quel Grease.«Bellissimo, anche se siamo diversi tutti e due. Sul palco cogli il “frattempo” che è passato da quel Grease. Era il 1997 ed eravamo altre persone. Oggi siamo più “tridimensionali”: più ricchi e anche più completi. E lui resta bravissimo».

Ma, a proposito di famiglia, con la tua come sei messa Lorella Cuccarini?

«A casa ci sto poco, purtroppo. E un po’ di sofferenza c’è, ma anche tanta soddisfazione. Alla fine siamo felici. E la lontananza può fare anche il miracolo di avvicinarti…».

Tanto teatro e poca Tv…

«Lascia stare, quest’anno mi sono persa anche Sanremo. L’ho visto una sola sera, ma mi ha salvato Internet e almeno ho potuto rifarmi gli occhi».

E che idea ti sei fatta?

«Non mi è dispiaciuto. E poi mi sembra sia stato un trionfo di ascolti. E quando ci sono quelli…».

Non mi dirai che ti manca Auditel…

«Nemmeno un po’: il mio Auditel è la gente che viene in teatro tutte le sere. Così non aspetto il giorno dopo. Vuoi mettere svegliarti la mattina senza lo stress degli ascolti?».non aspetto il giorno dopo. Vuoi mettere svegliarti la mattina senza lo stress degli ascolti?».

Ma in Tv ci torneresti?

«Certo, ma solo dentro un gruppo che ti sa vedere “giusta” e ti fa lavorare per quella che sei. E comunque, non ci tornerei a tutti i costi. A volte si segnala anche con l’assenza».

Ma un format pronto per te ce l’hai?

«No, in quelle “scatole”, che alla fine ti chiudono in un angolo, credo poco. Anche se…».

Anche se?

«Penso a quello che accade in America, dove hanno il coraggio di portare il teatr  in Tv. Da noi non succede, ma quella sfida la coglierei, proponendola a modo mio e con un linguaggio nuovo. Funzionerebbe».

Batto sul ferro, che è caldo: tra Rai, Mediaset e La7, dove saresti più a tuo agio?

«Rilancio e dico Sky. ma  il mio cuore resta Raiuno:  c’è ancora un pubblico ricettivo per un certo tipo di spettacolo».

 

Quindi, se dal quinto piano di Viale Mazzini ti proponessero un talk?

«Raccontare mi piace. E anche ascoltare. Riscopri te stessa. La mia Domenica In andava in quella direzione. Piacque tanto. Se mi arrivasse una telefonata… Beh, perché no?».

Fantastichiamo: la telefonata arriva, tu dici sì e poi che cosa ti inventi?

«Che metto in piedi la Tv delle buone notizie…».

Ovvero?

«Che apro uno spazio per parlare di talento e comportamenti virtuosi. Ce ne sono tanti e restano fuori dalla Tv».

E piacerebbe?

«Credo di si. Penso che il pubblico ne abbia voglia». ‘

Articolo dedicato a Lorella Cuccarini tratto da vero

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