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E il più giovane direttore della storia di Raiuno, Andrea Fabiano. Quarantuno anni, di origini baresi, da quando lo scorso anno ha cominciato a dirigere la rete ammiraglia della Tv di Stato ha raccolto ottimi ascolti, riuscendo a offrire ai tele-spettatori programmi, film e. fiction di qualità rivolti a un pubblico di tutte le età. Vero lo ha incontrato a Le Giornate dèi Cinema Lucano – Premio Maratea 2017.

«In arrivo Sotto copertura e Sirene»

Direttore, all’evento ha ritirato il Premio Filat Diamonds.

«Ricevere un premio è sempre gratificante, mai come in questo caso ritengo sia doveroso doverlo condividere con tutta la squadra di professionisti con cui quotidianamente lavoro. É naturalmente anche con il pubblico: è grazie agli spettatori se quest’anno Raiuno ha ottenuto straordinari risultati».

A Le Giornate del Cinema Lucano ha annunciato che il Capodanno di Raiuno si terrà a Maratea e che la conduzione sarà affidata ad Amadeus. Sarà l’unico presentatore sul palco?

«Nel corso della serata, sul palco, con lui si alterneranno anche altre persone. Ovviamente, in quel clima di festa, la protagonista sarà la musica. Il Capodanno di Raiuno, che rappresenta un’immancabile tradizione per i telespettatori ancora per due anni , per  quanto riguarda il futuro di questa trasmissione, ci penseremo a partire dal 2020».

Massimo Giletti, dopo tanti anni di servizio nella Tv di Stato, è fuori dalla Rai…

«Della questione ha parlato il direttore generale della Rai (Mario Orfeo, rìdr)». L’intervista è stata fatta qualche giorno prima che Giletti ufficializzasse I ’inizio della sua collaborazione con La7, ndr.

Ci può rivelare il titolo di un programma su cui punta molto per la prossima stagione televisiva Andrea Fabiano?

«Vi rispondo con due titoli di due fiction che sono molto diverse tra loro. La prima è Sotto copertura, incentrata sull’impegno civile. Mentre l’altra è Sirene: in questo caso si tratta di un progetto che non si è mai visto prima d’ora su Raiuno, sia per la storia che per il tipo di linguaggio»

 

Mario Orfeo ha preso il posto di Antonio Campo Dall’Orto in qualità di direttore generale. Questo tipo di avvicendamento che cosa significa per un direttore di rete, che impegni comporta?

 

 

 

«La quantità e la qualità del lavoro sono sempre uguali, cambia l’interlocutore: ogni persona ha il suo stile. Si lavora con l’abituale tranquillità, non c’è un cambio effettivo. Solo una persona con linee diverse».
«C’è tanto lavoro da fare sui sequel»

In questi giorni si è parlato anche di una probabile chiusura di una storica fiction di Raiuno, Un medico in famiglia. Che cosa può dirci al riguardo Andrea Fabiano?

«Sui sequel c’è sempre un attento lavoro di studio. Non è un caso che solo pochi prodotti siano arrivati alla decima o all’undicesima stagione. Questa stagione sarà caratterizzata da nuove storie, anche perché ogni volta che abbiamo proposto qualcosa di nuovo il pubblico ha risposto con entusiasmo. Dobbiamo capire se Un medico in famiglia ha un potenziale sviluppo».

È plausibile quindi che Un. medico in famiglia possa chiudere?

«Come tutte le esperienze più consolidate, bisogna fare * un lavoro importante per capire il potenziale narrativo futuro. Ed è quello che stiamo facendo».

 

Intervista a Andrea Fabiano tratta da Vero.

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