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I Consigli di Rocio Munoz Morales alle donne che subiscono violenze

Sta vivendo un periodo d’oro sia sul fronte professionale che su quello privato, Rocio Munoz Morales. La bella attrice spagnola è stata una delle prota-goniste della 73 esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, dove ha presenziato per sostenere We World, un’associazione che combatte la violenza sulle donne. Sul versante privato, invece, Rocio confessa a Vero tutto il suo amore per il compagno Raoul Bova e per la figlioletta Luna. La sua, insomma, è una vita perfetta da tutti i punti di vista.

«Amavo sognare a occhi aperti»

Rocio, oggi sei un’attrice affermata, amatissima dal pubblico italiano. Quando eri bambina immaginavi un futuro simile?

«In realtà, quando ero bambina il mio più grande desiderio era semplicemente quello di essere felice. Vivevo nel mio mondo incantato, circondata dalle mie bambole: non pensavo certo di diventare un’attrice famosa, non era nei miei programmi! Mi piaceva però sognare a occhi aperti e continuo a farlo anche da grande, con la stessa tenerezza, passione e intensità di allora».

«Contro la violenza di genere»

La tua è stata Rocio Munoz Morales  un’estate piena di impegni. Riesci a trovare il tempo per passare qualche giorno insieme con la tua famiglia?

«Sì, certo, ma bisogna anche lavorare. Ho sposato l’importante causa dell’associazione We World, onlus che lotta contro la violenza di genere. Poi ho al mio fianco un uomo fantastico, molto attento, che mi completa e mi permette di essere una donna pienamente realizzata sia nel lavoro che in famiglia».

«Luna si prende cura del papà!»

Quando sei costretta a viaggiare per lavoro, chi si occupa di tua figlia Luna?

«Naturalmente Luna resta a casa, insieme con suo padre. È in ottime mani e anche lei si prende cura del papà (sorride, ndr). Devo dire, però, che quest’estate la mia piccola è stata quasi sempre con me. Adesso non vedo l’ora di abbracciarla di nuovo. Quando sono assieme a lei trascorro i momenti più felici della mia vita e sorrido anche delle cose più brutte, pesanti e difficili: qualsiasi problema mi sembra di poco conto, l’unica cosa che importa è stare insieme con lei e prendermi cura di ogni sua necessità. Quando guardo Luna negli occhi e la stringo a me dimentico tutto e sono la donna più felice del mondo».

Accanto a te, a Venezia, Rocio Munoz Morales non c’era Raoul  Bova ma una persona altrettanto speciale…

 

«Si, il mio papà: è venuto recentemente in Italia a trovarmi e ne ho approfittato per portarlo a Venezia insieme con me. Mio padre è un grande cinefilo: è stato lui a continua  trasmettermi l’amore per il cinema e a insegnarmi tutto quello che so della settima arte. Ha un occhio acuto e molto attento, nota tutti i particolari. Per questo motivo ho deciso di portarlo con me, come mio accompagnatore: mi piaceva condividere con lui questa emozione cosi intensa».

«Il cinema può fare tanto»

Il cinema aiuta a sognare, a fuggire dalla realtà, ma altre volte fa riflettere. Ritieni che i film possono essere utili per affrontare temi importanti come la violenza sulle donne?

«11 cinema è molto importante e può fare tanto, perché riesce ad arrivare al cuore del grande pubblico e a svegliare la gente. Questa è una delle ragioni che mi spinge sempre
a migliorarmi, a sperimentare e a cercare nuovi stimoli nel mio lavoro. Io penso che noi attori abbiamo nelle nostre mani una responsabilità enorme: quella di raccontare anche realtà difficili, di fronte alle quali forse è più facile fare fìnta di niente e voltarsi dall’altra parte. A volte è più comodo, ma non è giusto».

«Denunciate tutto, parlatene…»

Quale consiglio daresti  Rocio Munoz Morales alle donne che subiscono violenze da parte dei propri partner?

«Non mi sento di dare dei consigli, non sono brava in questo, ma alle donne che hanno subito una violenza all’interno delle mura domestiche (e a tutte le donne che subiscono abusi) direi sicuramente di denunciare tutto, senza tenersi nulla dentro. Inoltre, non devono sentirsi sole, perché oggi ci sono strutture che possono aiutarle, còme WeWorld. A volte anche parlare con un’amica o con la vicina di casa può aiutare a superare situazioni difficili e a venirne fuori».

«Sono legata ai miei familiari»

La tua famiglia vive in Spagna mentre tu da un po’ di tempo abiti a Roma. Senti la mancanza 4ei tuoi familiari?

«Sono sempre stata legata alla mia famiglia e ai miei cari, per questo motivo, non appena ne ho la possibilità, li raggiungo con grande piacere nella mia Spagna».

Il pubblico italiano ti apprezza e segue con passione tutti i tuoi film e le fiction alle quali partecipi. Tu come ti trovi in Italia?

«Benissimo, non potrei stare meglio! Gli italiani mi hanno accolto nel migliore dei modi e questa cosa mi rende orgogliosa».

«Mi impegno in quello che faccio»

Il pubblico ti apprezza molto: qual è il segreto del tuo successo Rocio Munoz Morales?

«Non credo esista una ricetta. Io mi limito semplicemente a essere sempre me stessa, in tutte le occasioni. Sono una donna che ama impegnarsi al massimo in tutti i progetti che le vengono affidati».

A proposito, c’è qualche progetto lavorativo che ti riguarda e che desideri anticipare ai lettori del nostro settimanale?

«Certo. Mi vedrete presto nella fiction di Raiuno Un passo dal cielo. Però non posso svelarvi nulla a proposito delle nuove puntate, altrimenti vi rovinerei la sorpresa…».

 

Intervista a Rocio Munoz Morales tratta da Vero.

 

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