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Ryan Gosling porta al cinema Blade Runner 2 the sequel

Ryan Gosling è stato uno dei grandi assenti della mostra del cinema di Venezia che si è da poco conclusa. Nonostante al Lido il film che lo vede protagonista sia stato addirittura scelto come film di apertura (quello che inaugura la competizione), Gosling non ha potuto lasciare il set di Biade Runner 2, il suo prossimo film in uscita. Diretto dal regista canadese Denis Villeneuve, che a Venezia ha entusiasmato pubblico e critica con Arrivai, il sequel del film cult degli anni ‘80 arriverà in sala il prossimo inverno.

Ryan Gosling Sguardo che colpisce

Prima di questo, però, ritroveremo il bel Ryan in The Nìce Guys, in uscita in questi giorni in blu ray e DVD.

Del film avevamo parlato con lui a Roma, dove era venuto a promuovere il film, dopo la presentazione al Festival di Cannes. Ma che tipo è Ryan Gosling?

Biondo, alto, muscoloso. Sono queste le prime tre cose che si notano nell’incontrarlo.

E poi il fatto che nonostante si lasci spesso andare a battute frizzanti, gli occhi – azzurrissimi – per forma e dimensione (sono piccoli e allungati, tendono leggermente verso il basso) gli conferiscono uno sguardo malinconico, quasi triste, lo stesso che tanto ce l’ha fatto apprezzare in ogni suo ruolo.

 

Al cinema Ryan è stato amante, ladro, criminale, vendicatore. Fidanzato, padre, comune impiegato. Milioni di donne lo amano alla follia, ma si racconta che a’chi gli chiede “cosa cerchi in una donna” risponda “che sia Èva Mendes”, compagna dal 2011 e madre delle sue due figlie, Esmeralda Amada, due anni, e Amada Lee, nata lo scorso 29 aprile. In The Nice Guys lo abbiamo visto interpretare Holland March, un detective privato senza scrupoli. A fianco a lui l’ex Gladiatore Russel Crowe nei panni di Jackson Healy, un picchiatore di professione con il quale si allea per risolvere il caso di una giovane scomparsa. In una Los Angeles degli anni ’70, libertina, stravagante e trendy i due scoprono che dietro una semplice scomparsa si nasconde il caso del secolo. Dietro la macchina da presa c’è Shane Black, famoso per aver dato vita (più di 30 anni fa) a una delle coppie più memorabili della storia del cinema, quella di Mei Gibson e Danny Glover in Arma Letale. Per la prima volta Gosling interpreta un ruolo totalmente comico. Racconta l’attore:

 

«La sceneggiatura non si prende troppo sul serio, mentre i personaggi sì, ed è questo che li rende ridicoli. Ma credo che questo sia proprio il motivo che ci porta a fare il tifo per March e Healy: perché vogliono essere, o fanno fìnta di essere, più di quello che sono».

 

 

Tutto merito della sceneggiatura? Continua l’attore:

 

«Shane è il maestro dei buddy movie (si definiscono così i film incentrati sul rapporto di amicizia tra due personaggi, ndr) e i suoi personaggi prendono vita sulla pagina. Erano così fantastici già nella sceneggiatura che rappresentarli è stato una sfida».

 

Ma Ryan non è nuovo alle belle sceneggiature, •qualche tempo fa in un’intervista aveva definito la sceneggiatura di Biade Runner 2 come “una delle migliori che abbia mai ricevuto”. La star, infatti, affiancherà Harrison Ford nel sequel del cult del 1982.

«Ho sempre amalo i Replicanti»

Quale sarà il suo ruolo non è ancora stato rivelato, e Ryan Gosling  non si lascia andare a nessuna dichiarazione:

 

«C’è un cecchino pronto a spararmi nel caso mi lasci sfuggire qualcosa… (ride). Quello che però posso raccontare con piacere è che fin da bambino (all’epoca dell’uscita del film Ryan aveva solo due anni, ndr) ho sempre amato Blade Runner e i suoi Replicanti. Quel mondo, quella storia, mi hanno sempre affascinato, e ora potervi partecipare è fantastico».

 

Grande felicità quindi nel partecipare al sequel, e nessuna preoccupazione circa il futuro di Hollywood che da qualche anno sembra essere sempre meno interessato a storie originali.

 

Dice Ryan Gosling:

20

 

La passione per le storie e per i personaggi l’ha portato a diventare, oltre che attore, anche regista. Nel 2014 il suo film d’esordio dietro la macchina da presa, Lost River. fu presentato al Festival di Cannes.

Tutt’oggi il canadese sta lavorando a qualcos’altro:

 

«Mi piace fare il regista, e in questo momento sono al lavoro su due film. Spero che uno sia pronto per il prossimo anno».

 

Attore, autore, regista, ma Ryan è anche un sex symbol:

 

«E una definizione che mi perseguita da quando ho interpretato il giovane Herades (nella serie Tv omonima di fine anni Novanta, ndr). E la cosa non mi crea problemi. Mi sento a mio agio con la definizione di “sexy”».

Non avevamo dubbi.

Intervista a  Ryan Gosling tratta dalla rivista Vero.

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