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Marco Columbro a la Repubblica:”Dopo la malattia per la televisione sono morto”

E adesso vi parliamo di questa bella intervista realizzata a Marco Columbo realizzato dalla rivista la Repubblica, il popolare conduttore spiega in merito ai suoi esordi fino ad arrivare ai giorni nostri. Dice infatti Marco Columbro.

“Ho iniziato con il teatro, sono stato allievo di Dario Fo e ho lavorato con lui e Franca Rame. Però con il teatro non vivevo e così ho provato con la tv. Ho avuto un grandissimo successo. Sono passato da un giorno all’altro dall’essere un emerito sconosciuto ad avere l’ufficio stampa di Canale 5 che mi telefonava che mi diceva ‘Hai tre giornalisti che domani vengono a casa tua, poi hai un servizio fotografico da fare’. Ed ho vinto anche 13 telegatti”

Marco Columbro riete che sia stato un periodo d’oro, medita che all’inizio ha corso il rischio di montarsi la testa, ma poi è arrivata la malattia che l’ha colpito cosi’ duramente e infatti lo stesso conduttore televisivo ritorna sul merito e dice

“Sono stato in coma 25 giorni, ricordo che sono svenuto in albergo e mi sono svegliato dopo un mese su una sedia a rotelle in un centro di riabilitazione”

E conclude la stessa intervista con questa dichiarazione emblematica

Uscire dal coma è stata una rinascita, devi riapprendere le cose che sembravano acquisite. Dopo la malattia per la televisione sono morto, ma ho trovato una nuova dimensione. Sono tornato al teatro e mi dedico alla mia azienda biologica in Toscana. La cosa che più mi sorprende è l’affetto della gente. Ancora mi fermano per strada e mi dicono ‘L’ho vista in tv l’altro giorno’, e invece manco da 15 anni. Tutto questo calore mi stupisce moltissimo, ma mi fa anche tanto piacere”.

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