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Marco Carta si è trasferito a Milano per convivere con il compagno

Un nuovo disco in uscita in primavera con un’etichetta indipendente, anticipato dal singolo Una foto di me e di te, dal 29 ottobre disponibile su tutte le piattaforme musicali, un nuovo amore da vivere serenamente dopo il coming out pubblico e una malattia da lasciarsi alle spalle. Passata la bufera, Marco Carta si gode il momento felice. Il cantante sardo lanciato da Amici si racconta tra nuovi progetti professionali e vita personale. Con un unico filo conduttore: il bisogno di libertà.

«Prima mi sentivo un po’ limitato»

Si capisce al primo ascolto che il nuovo singolo è molto personale. Marco Carta che cosa racconta?

«Rappresenta un excursus lungo 25 anni: dal Marco bambino, che a 7 anni desiderava incontrare il padre, anche se non ci è mai riuscito, fino al 33enne che finalmente si sente libero di essere pienamente se stesso, e non solo in parte».

Quello della libertà, oggi, è un tema centrale della tua produzione musicale?

«Sicuramente. Ho lasciato la mia vecchia major per lanciarmi in un progetto indipendente. È una scelta che stanno facendo sempre più cantanti. Penso che a un certo punto della carriera si senta il bisogno di essere più indipendenti, di guadagnare nuovi spazi di libertà. Prima invece sentivo sempre delle piccole limitazioni, anche a livello di testi. Certo, non vi aspettate che il mio nuovo disco ottenga l’etichetta “explicit” sulle piattaforme musicali per contenuti non adatti ai minori (ride)!».

Quando uscirà di preciso il tuo nuovo lavoro?

«Stiamo completando le ultime tracce, spero di riuscire a pubblicarlo per la fine di questo inverno. Anche se quando si parla di fine inverno, alla fine si slitta sempre a inizio primavera».

Si parlerà anche d’amore? Un aspetto centrale dopo il tuo outing.

«Non ho ancora la playlist completa, ma dico di sì: in fondo l’amore è una forma di libertà. E lo è stato anche il dichiarare pubblicamente la mia omosessualità. L’idea mi girava in testa già da due anni e, contrariamente a quanto si possa pensare, l’ho detto proprio per non fare notizia».

In che senso?

«Se mi avessero visto pubblicamente con il mio fidanzato, a quel punto avrei davvero dato il via al chiacchiericcio. E la gente avrebbe potuto pensare che non mi ero esposto per paura. Invece, voglio essere completamente libero, sia nella professione sia nella vita privata».

«I miei amici sardi non sono retrogradi!»

Ti ricordi la prima persona a cui l’hai confidato?

«Onestamente no, di certo a un familiare. In realtà sapevo che loro l’avevano capito e a un certo punto, senza pensarci, ho iniziato a parlarne liberamente. È avvenuto tutto automaticamente. Da sempre ho avuto il pienosupporto degli amici. E poi c’è ancora chi pensa che l’Isola (la Sardegna, ndr) abbia una mentalità retrograda!».

Marco Carta a parlaci del tuo ragazzo.

«E un mio coetaneo, l’ho conosciuto a Milano: amico di amici. Rispetto a me, lui è tutto il contrario, forse proprio questo mi ha colpito. È molto pacato ed equilibrato, io invece sono schizzato e sempre a mille (ride) perché con la mia professione sono costantemente sotto stress e con pensieri per la testa. Quindi mi può capitare di cambiare umore all’improvviso ed è bello avere una persona così rilassata accanto».

Marco Carta è  vero che ti sei trasferito a .Milano per lui?

«In realtà ci stavo pensando da un po’, perché molti amici e colleghi mi dicevano che Milano era la realtà giusta per crescere professionalmente. Però ho lasciato Roma dopo aver iniziato a frequentarlo. Senza fare troppi progetti, gli ho detto: “Se tra un anno stiamo ancora insieme, mi trasferisco nella tua città”».

«Ci piace guardare insieme le serie Tv»

Ora vivete insieme?

«No, in due case separate ma vicine. Trascorriamo molto tempo insieme, uscendo con gli amici o facendo gite fuoriporta, ma non disprezziamo le serate passate sul divano a guardare film e serie Tv. D’altronde non sono uno che fa la vita da star; anzi la mia è molto semplice: mi piace fare shopping, andare al cinema, visitare posti nuovi. Non so spiegarmi il motivo, ma mi piace molto acquistare roba da mangiare!».

televisione con un nuovo progetto: da dicembre a gennaio farò il giudice in un talent musicale sui canali Mediaset, focalizzato sulle nuove band. Fa strano essere per una volta dall’altra parte, per chi, come me, è uscito proprio da un talent».

C’è qualcuno tra gli ex concorrenti di Amici che frequenti ancora?

«Certo, ho rapporti con molti di loro, ad esempio Marina, Pasqualino, Francesco, Gennaro, ma soprattutto Valentina Mele, con cui ho avuto in passato anche una relazione. Da quando mi sono trasferito a Milano però li frequento di meno».

E con Maria? In che rapporti siete rimasti?

Ottimi. Mi capita di vedemri con lei quando sono a Roma. Solitamente succede o tre volte Fanno, ma all’ occasione di eventi musicali come i Wind Music Awards. La avviso sempre con anticipo: lei è molto impegnata e quando sono di passaggio nella Capitale spesso ci resto solo per poche ore. e devo capire se è libera».

Ti vedremo di più in televisione, quindi?

«Sì, anche se non abbandonerei mai la musica, non nego di essere tentato dall’idea di condurre un programma. Sarei potuto tornare in Tv con Tale e Quale Show (che Marco ha già vinto nel 2017, ndr) ma si sarebbe trattato di un impegno importante e dal dottore mi era stato sconsigliato di stressarmi eccessivamente nel periodo estivo, visti i problemi di salute che ho affrontato».

Te la senti di parlarci della tua malattia?

«È stato un problema di carattere intestinale, che mi ha portato ad avere dolori lancinanti. Ho dovuto sottopormi a un intervento, sennò avrei rischiato la vita. Persino sotto ai ferri ho chiesto al dottore di sedarmi, perché non riuscivo a sopportare le fitte. Non mi importava se mi fossi svegliato o no, volevo solo che smettessero. Per fortuna ora sto meglio e ho capito che la salute è al primo posto nella vita».

Articolo tratto da Vero

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