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Gianna Nannini e i problemi con il fisco per 3 milioni

E adesso un articolo dedicato a Gianna Nannini che a quanto pare sta finendo i suoi problemi con il fisco leggiamo infatti dalla rivista STOP. Rock e fisco non vanno d’accordo. Secondo le indiscrezioni riportate da diversi quotidiani. Gianna Nannini avrebbero chiesto il patteggiamento per uscire dal procedimento pensale in cui è accusata di un’evasione fiscale di circa tre milioni e 750 mila euro. A quanto si apprende, la cantante avrebbe trovato un accordo con la Procura di Milano proprio in questi giorni per saldare il debito con una multa. La popstar toscana è imputata per un reato fiscale che va dal 2007 al 2012 quando come scrive l’agenzia Agi avrebbe girato i guadagni dei concerti e dei dischi ea due società con sede in Irland e in Olanda sfruttando la pressione fiscale più leggera che è in vigore in quei due Paesi. L’accusa sostiene che parte del flusso di denaro tra le casse discografiche Sony e Universal e la srl di sua proprietà la Gng Musica sia stato cosi’ sottratto allo stato italiano. La Gianna Nannini da qualche settimana stava trattando con l’Agenzia delle Entrate per definire un risarcimento nell’ambito del contenzioso e il suoi legali, guidatati da Giulia Bongiorno avevano sottolineato la volontà della loro assistita di fare pace con le tasse. Nel frattempo le accuse avevano anche portato al sequestro da parte della Guardia di Finananza di una villa che la rocker possiede nel senese con tanto di autorimessa e di scuderia.

 

 

Gianna Nannini sta risolvendo i problemi del fisco del 2007

La popstar toscana è imputata per un reato che risale al periodo che va dal 2007 al 2013 quando come scrive l’agenzia Agi avrebbe girato i guadagni dei concerti e dei dischi a due società con sede in Irlanda e in Olanda sfruttando la pressione fiscale piu’ leggera che è in vigore in quei due Paesi. L’accusa sostiene che parte del flusso di denaro tra le case discografiche Sony e Universal e la srl Gng Musica sia stato cosi’ sottratto allo Stato italiano. La Nannini da qualche settimana stava trattando con l’Agenzia delle Entrate per definire un risarcimento, nell’ambito del contenzioso e i suoi legati guidati da Giulia Buongiorno avevano sottolineato la volontà della loro assistita di fare pace con le tasse , Nel frattempo le accuse avevano anche portato al segquestro da parte della Guardia di Finanza di una vita che la rocker possiede nel Senese con tanto di autorimessa e di scuderie.

Gianna Nannini non è l’unica celebrità dell’ugola ad avere avuto problemi con il fisco. Il festival dei presunti evasori come ricorda un articolo del quotidiano il Giornale comprende infatti anche il compianto Luciano Pavarotti, Tiziano Ferro, Umberto Tozzi, Renato Zero, Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari. Ma secondo Silvio Ceci, il fiscalista che difeso per le medesime accuse il comico Luca Laurenti, l’attuale normativa fiscale italiana si presta a differenti e molteplici interpretazioni.

“Operazioni come quelle compiute dalla Nannini sono formalmente legittime. Ma il nostro legislatore e la Cassazione le qualificano come elusive, parificandole all’evasione fiscale”

Sostiene l’esperto dalle pagine del quotidiano milanese. Fatto sta che patteggiare significa ammettere di avere commesso un reato . Insomma il limite è molto sottile.

Articolo su Gianna Nannini tratto da stop

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