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Barbara Chiappini diventata mamma di Sveva si racconta

Barbara ChiappiniE adesso vi proponiamo questa bella intervista a Barbara Chiappini che da poco ha avuto la piccola Sveva e lei e il suo marito Carlo già progettano di darle una figlia. Le viene chiesto dalla rivista top . Sei diventata mamma da poco come è stato

“ed allora la mia vita è cambiata radicalmente. Io mio marito Carlo definiamo Sveva il nostro piccolo miracolo. Erano anni che provavamo ad avere un bambino, senza tenere mai i risultati sperati . Sinceramente mi ero un po’ scoraggiata. Poi, invece fortunatamente, è arrivato questo bellissimo dono dal cielo. Un vero e proprio miracolo. Sveva l’abbiamo fortemente voluta e ha cambiato in positivo la nostra vita. In particolare la mia, visto che non avevo nessuna esperienza di maternità prima. Ho dovuto imparare tutto da zero e devo dire che già sta facendo molti progressi.

Con il cambio di pannolini come si messa?

“Sono migliorata moltissimo: prima ci mette un po’, mentre adesso sono diventata velocissima. Ma anche nelle cose più semplici: come la giusta posizione da assumere quando la tengo in braccio oppure quando cerco di farla addormentare. In questi giorni, poi, Sveva mi sta regalando delle nuove emozioni visto che sta cominciando a sorridere alle persone che riconosce attorno al si. Sorride anni, a suo papà era sua nonna. Ogni volta trovo una straordinaria sensazione nell’incrociare quel sorriso puro.”

Sveva assomiglia più parte o più a Carlo?

“Devo essere sincera: molto di più a mio marito Carlo. Sveva è nata con un parto naturale e non appena l’ostetrica mi l’ha appoggiata sul petto ho subito pensato: ma è identica a Carlo!

Con il passare del tempo, però mi sto rendendo conto che Sveva ha anche qualche tratto in comune con la sottoscritta. Come ad esempio la fossetta sul mento e il taglio degli occhi. D’altronde, si sa, i bambini crescendo prendono qualcosa dal papà e qualche altra cosa proprio dalla mamma”

se è una mamma particolarmente aggressiva?

“Il primo mese mi svegliavo di continuo, perché c’era una tabella di marcia da rispettare, visto che era prevista una poppata ogni due ore e mezzo. Ma anche in seguito, quando Sveva ha cominciato a dormire per sei ore di fila, mi svegliavo per accertarmi che stesse bene. Apprensiva in realtà un po’ lo devo anche essere per via dei danni che abbiamo in casa. Ne abbiamo cinque, in totale per questo non lascio mai Sveva da sola.”

I tuoi anni come hanno accolto Sveva in casa?

“Tutti molto bene tranne il mio bulldog che un po’ di rossetto, gli altri cani, invece, che pensavo potessero essere altrettanto gelosi, come il pastore tedesco, si stanno rivelando molto protettivi nei confronti della bambina. All’occorrenza infatti ringhiano a chi si avvicina troppo a Sveva. Tutto questo mi commuove”

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