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I consigli di cucina di Elisa Idoardi per la cucina a vapore

La cottura a vapore,  ideale per chi vuole tenersi in forma. La cottura a vapore avviene a una temperali tura inferiore ai 100 gradi, rispetta e mantiene i valori nutrizionali degli alimenti, i sali minerali, le vitamine, proprio perché, a differenza delle altre cotture, il cibo non viene stressato, come nella bollitura o nel fritto. È la cottura pili sana che ci sia.

II primo passo? Andare a comprare una vaporiera. Ce ne sono in commercio due modelli: una a gas, l’altra elettrica. Il principio di funzionamento è comune: un serbatoio per l’acqua, un cestello forato sopra per gli alimenti. L’acqua viene scaldata e quando bolle il vapore cuoce il cibo. Il modello a gas si pone diretta-mente sul fornello; quello elettrico ha una resistenza nel serbatoio che scalda l’acqua. Un’altra differenza è che le vaporiere elettriche sono più sofisticate e performanti di quelle a gas.

Le vaporiere a gas possono essere di tre materiali diversi: in bambù, vetro temperato e acciaio inox. Funzionano tutte nella stessa maniera: si posano i cestelli sul recipiente con l’acqua. La differenza la fanno i materiali che non devono rilasciare sostanze quando vengono riscaldati. Quello in bambù appartiene alla tradizione del lontano Oriente. L’unico svantaggio di questo materiale è che assorbe in parte i liquidi di cottura, per cui dopo un po’ è preferibile sostituirla per motivi igienici. Inoltre, se il cestello non è ben asciutto, potrebbero svilupparsi muffe al suo interno.
Il vetro temperato è facile da lavare resistente al calore ed è in genere abbinato a una base in ceramica resistente al fuoco. L’unico possibile svantaggio è che è poco maneggevole perché è pesante e si può rompere facilmente. L’acciaio inox è un ottimo compromesso fra leggerezza e garanzia d’igiene. Sicuramente è il materiale preferibile, ma le vaporiere in acciaio inox sono anche quelle più costose. In generale: anche se in teoria sono più comode e meno costose di quelle elettriche, le vaporiere a gas hanno lo svantaggio che i cibi vanno controllati spesso e non si può verificare a che livello è l’acqua durante la cottura.

Le vaporiere elettriche invece hanno due o più cestelli, funzioni e accessori che non sono previsti nei modelli a gas. Quelle più piccole in commercio hanno generalmente due cestelli (in genere trasparenti: in vetro temperato o in plastica resistente) e una capacità totale che varia dai 3 al 5 litri. Quelle, invece, con dimensioni medie, prevedono tre cestelli e una capacità totale che varia dai 6 ai 9 litri circa. Infine, le vaporiere più grosse hanno sempre tre cestelli e una capienza che va dai 9 agli 11. Non necessariamente le vaporiere più costose corrispondono anche alle più capienti, perché sul prezzo finale incidono altri fattori, come la presenza di programmi di cottura automatici e preimpostati.

Concludiamo con i prezzi: per una buona vaporiera a gas si può spendere dai 10 ai 30 euro, o anche un po’ di più, dipende se si compra anche il bollitore. Quella elettrica va dai 50 ai 200 euro. |

 

 

tratto da Vero

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