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Alan Palmieri e Elisabetta Gregoraci a Battiti live cosa non ha funzionato

Ie interazioni tra radio e televisione sono sempre state numerose e fruttifere. Quante star del piccolo schermo hanno mosso i primi passi al buio di una saletta, accompagnati solo da cuffie e microfono? Potrei citare, Renzo Arbore e Gianni Bon-compagni, geniali inventori di format audio e poi video. Poi Fiorello, Gerry Scotti, Amadeus, Carlo Conti, Fabio Volo, Fabrizio Frizzi, Nicola Savino e tanti altri.

«Uno storico show di Radionorba»

Posso confermarvi, per conoscenza diretta, quanto l’esperienza radiofonica sia formativa per affinare comunicazione, dizione, improvvisazione. Più raramente programmi radiofonici di successo sono stati trasportati in Tv. Il più recente esperimento in tal senso è stato quello di Battiti Live. Nato da una storica trasmissione di Radionorba (nota emittente pugliese molto seguita nel Sud Italia), inizialmente prevedeva l’esibizione acustica di cantanti e band nazionali. Dal 1995 ai 2007 il tutto era trasmesso solo in radio. Dall’anno successivo fu sperimentata la diretta contemporanea radiotelevisiva, grazie al canale Telenorba, e la musica si spostò dagli studi alle piazze della Puglia e non solo. La crescita del programma è stata costante (fino a diventare un vero e proprio tour estivo itinerante), i teleascoltatori hanno riempito di entusiasmo e partecipazione tutti gli eventi. In questa ultima stagione c’è stato un ulteriore e importante salto di qualità; Battiti Live è andato in onda per la prima volta, ogni mercoledì in differita, anche su una importante rete nazionale, Italia 1.

Ad affiancare lo storico conduttore Alan Palmieri, è stata chiamata Elisabetta Gregoraci, reduce dai successi di Made in Sud targati Rai. Per il resto il contenuto è rimasto invariato: ogni cantante si è esibito più volte, presentando successi classici e più recenti, rispondendo poi a qualche domanda del pubblico.

Non sono mancate le stelle della musica italiana: da Fiorella Mannoia a Nek, da Nina Zilli ad Alex Britti, da Francesco Gabbani a Fabri Fibra, da Silvia Salemi a Thegiornalisti, con speciali incursioni esterofile come quelle di Jasmine Thompson e Ofen-bach.

«Non ha aiutato la “differita”»

Un dj esperto di musica, una conduttrice bella, brillante e spigliata, tanta musica e allegria. Eppure? Eppure gli ascolti non sono stati all’altezza: la media è stata inferiore al 6 per cento, con un milione di spettatori a puntata. Ahi, quanto ci manca il Festivalbar (che io ancora guardo e riguardo voracemente nelle
repliche che Mediaset manda in onda di notte)! Il connubio tra musica e Tv, tornato prepotentemente in auge con talent ed eventi speciali, funziona soprattutto se accompagnato dal meccanismo di una gara e dalla elezione di un vincitore (Sanremo docet imperituro).

 

La semplice kermesse-esibizione (oltretutto differita) di ottimi interpreti attira tanti ragazzi nelle piazze, ma non è sufficiente per tenere a casa il giovane pubblico estivo. Per poter reggere una stagione con tante puntate oggi ci vorrebbero un meccanismo minimamente competitivo, una diretta social, una partecipazione insomma più emotivamente coinvolgente.

Una postilla a parte merita Elisabetta Gregoraci, sempre più .sciolta, sempre più presente, sempre più vera “conduttrice”. I miei “battiti”, mentre guardavo il programma, erano tutti per lei… !~7

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