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Tara Gabrieletto è salva ma ha rischiato la vita.

Tira un sospiro di sollievo dopo la grande paura. Nelle ultime settimana era davvero preoccupata Tara Gabrie-letto, che si è sottoposta – e con successo – a un’operazione al seno. Nuovo ha seguito l’ex corteggiatrice di Uomini e donne in questo delicato percorso, dagli esami pre-opera-tori all’intervento e al ritorno a casa. «Tara era affetta da mastopatia fibrocistica, una patologia frequente che colpisce la ghiandola mammaria. Si manifesta con noduli di natura benigna che si gonfiano soprattutto durante il ciclo e causano fastidi e dolori che preoccupano le pazienti», spiega il dottor Mario Beliioni Businco, dirigente medico di chirurgia plastica all’ospedale romano San Giovanni-Addolorata.

«È un esame semplice e indolore»

Per esigenze chirurgiche, la moglie dell’ex tronista Cristian Gallella ora si ritrova con un seno più grande: da una seconda a una terza piena. «In casi del genere, per evitare problemi il volume del seno va ripristinato tramite protesi»,

 

spiega il dottore. E aggiunge:

 

«La prevenzione è fondamentale e l’ecografìa mammaria è un esame semplice e indolore. Andrebbe fatto una volta all’anno a partire dai vent’anni, se non prima in caso di familiarità con certe patologie. L’autopalpazione è utile, ma complessa. E spesso tardiva».

Dalle colonne di Nuovo Tara – al cui fianco c’è sempre il marito Cristian – lancia un appello a tutte le donne.

Come hai scoperto di avere questa patologia?

«Con un’ecografia. Non sono mai stata molto attenta ai controlli. Lo so, ho sbagliato. Soffrivo di coliche renali, così ho deciso di sottopormi a un check-up: sono vicina ai trent’anni e non l’avevo mai fatto. Ho scoperto di avere parecchi noduli al seno».

Come hai reagito Tara Gabrieletto?

«Mi sono preoccupata! E, quando ho ritirato il referto, mi sono fatta prendere dal panico. Ho subito chiamato Cristian e insieme abbiamo chiesto diversi pareri».

Perché ti è stato detto di sottoporti all’intervento Tara Gabrieletto?

«Per la dimensione non indifferente delle cisti, ma anche per prevenzione: nella mia famiglia, purtroppo, si sono verificati diversi casi di tumore».

«Lo confesso, ero terrorizzata!»

Hai deciso di rendere pubblico l’intervento…

«Sì, per invitare le donne a essere più previdenti di me. All’inizio ho lasciato correre, come altre amiche, e ho perso persone care a causa di diagnosi tardive. Investire un’ora all’anno per un’ecografia non costa nulla, ma è fondamentale per evitare di riscontrare patologie quando è tardi».

Hai avuto paura Tara Gabrieletto?

«Sì, prima di scegliere il chirurgo ne ho incontrati molti. A me dà fastidio essere toccata, specie in parti che considero intime, come il seno. Non essendo cosciente durante l’operazione, mi terrorizzava anche l’idea di dovermi affidare a qualcuno».

Dopo la rimozione delle cisti, ti sono state impiantate le protesi. Ci avevi mai pensato prima?

«No, la misura del mio seno non è mai stata un problema. Se proprio avessi dovuto, l’avrei fatto a vent’anni. O, magari, dopo una gravidanza e l’allattamento, nel caso in cui si fosse svuotato».

I maligni ti accuseranno di aver usato la scusa della salute per rifarti il seno…

«Non auguro a nessuno la settimana di terrore che ho vissuto! Ci sono situazioni in cui sarebbe meglio tacere e portare rispetto. Di ciò che dice o scrive chi non mi conosce mi importa poco o nulla. Ma ci sono persone fragili che, per colpa della violenza e del bullismo sul web, arrivano a togliersi la vita. Penso che sia ora di prendere seri provvedimenti nei confronti di quanti non comprendono il peso che le parole possono avere».

 

Intervista a Tara Gabrieletto tratta da Nuovo.

 

 

 

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