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Maurisa Laurito ritrova la felicità dopo la perdita di Giovanni

Il mio adorato Giovanni mi ha lasciata, ma lo incontrerò di nuovo presto! Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutata». Con questo tweet Marisa Laurito annunciava, nel mese di agosto, la dipartita del suo amico a quattro zampe Giovanni.Il sorriso dell’attrice, però, è tornato a splendere grazie a due nuovi amici: i meticci che ha adottato un paio di settimane fa in un canile di Noto, in provincia di Siracusa, e che, insieme all’imprenditore bresciano Piero Pedrini, con cui fa coppia fìssa ormai da anni, ha accompagnato dal veterinario per i consueti controlli.

«Raccoglieva i passerotti caduti»

Marisa Laurito  da che cosa nasce il tuo |amore per i gli animali?

«Sono stati i miei genitori a 1 trasmettermi la passione per gli 1 animali. Addirittura ricordò che I mia mamma spesso raccoglieva i passerotti caduti dal nido e I li imbeccava per farli sopravvivere. Poi li tenevamo liberi per casa e a volte li portavamo con noi persino al mare: facevano il bagno con me e poi tornavano al nostro ombrellone. Sono degli animali molto intelligenti».

Marisa Laurito  ricordi quale è stato il tuo primo animale domestico?

«Un cagnolino, Afra: era delizioso, beige e marroncino. In | famiglia però abbiamo avuto anche altri cani, e poi gatti e uccellini. Ricordo che in casa c’erano delle curiose liti tra il gatto Alberto e un passerotto: e la spuntava il secondo. Ho ancora una foto molto simpatica dell’uccellino appollaiato sulla testa del gatto!».

Quando hai capito che avere un cane significa diventare

un suo compagno di vita, e non il suo padrone?

«Lo sapevo già da bambina. Il cane ha bisogno di restare cane, non va trattato come un bambino. Ha la sua personalità, le sue esigenze che vanno rispettate. Trovo ridicolo che qualcuno li porti nelle beauty farm o festeggi il loro compleanno con torta e candeline. Sono vezzi che non rispettano il loro essere e per questo li fanno soffrire».

 

Marisa Laurito  ci parli dei tuoi cani?

«Si chiamano Piero e Rosetta li ho adottati in un canile di , Noto, da un gruppo di volontari ; straordinari. Sono stati salvati | dalla strada da Mariateresa, una | ragazza di Siracusa che si è occupata dell’adozione. Sono due : cuccioli straordinari che hanno I riportato la gioia nella mia casa dopo che ad agosto è morto il 1 mio Giovanni».

Marisa Laurito  che ricordo hai di Giovanni, il tuo cane?

«Era speciale: ha condiviso con me una vita intensa. Anche lui era stato salvato dalla strada, poi è diventato cane-attore. Quando è morto ha lasciato in noi un dolore immenso».

Come mai hai scelto di adottarli da un canile e non da un rivenditore?

«Preferisco regalare una vita migliore ai cani abbandonati. Ce ne sono tanti da salvare. Chi acquista un cane da un rivenditore spende dei soldi e quindi penso, e spero, che li tratti bene. Ma quelli rinchiusi nei canili non hanno nessuno. I cani sono creature fantastiche: amano immensamente e incondizionatamente e hanno bisogno di una famiglia».

Quindi meglio trovatelli che di razza?

«Io ho sempre avuto dei meticci. Solo una volta ne ho avuto uno di razza, era un mastino napoletano che mi aveva regalato un mio fidanzato».

 

Marisa Laurito  perché, secondo te, è importante prendersi cura di un amico a quattro zampe?

«Per i bambini sono compagni di gioco straordinari e grazie alla presenza di un cane in famiglia crescono più responsabili e imparano il rispetto e la condivisione. E poi i cani sono portatori di felicità: sono sempre felici di vederci, scodinzolano e fanno le feste».

Eppure i casi di maltrattamenti sono frequenti, come pensi si possa risolvere oppure attenuare questo fenomeno?

«Ho sentito storie assurde: un signore di Roma ha abbandonato per due volte un cane prima di portarlo dal veterinario per abbatterlo. Oppure basti pensare a quei cacciatori che prendono un levriero e dopo qualche anno, quando il cane non è più scattante come un tempo, gli tagliano i tendini e lo appendono a un albero. A tutte queste persone io darei la galera! Per attenuare questo fenomeno occorre che l’educazione inizi già nelle famiglie. Bisogna fare prevenzione facendo capire a tutti che gli animali non sono giocattoli, ma essere viventi. Sarebbe poi meglio affidare i cani solo a persone che davvero sono intenzionate a prendersene cura».

Il tuo amore Maurisa Laurito  per gli animali ti ha portata ad appoggiare diverse campagne per la difesa dei cani. Quando è nato il tuo impegno animalista?

«Sono testimonial di Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) e aiuto i volontari a sistemare quanti più cani possibile. Il mio impegno animalista è nato insieme con me: già da piccola se trovavo un cucciolo abbandonato per strada lo portavo a casa dove i miei si impegnavano a trovargli una sistemazione».

«Assurdo mettere la tassa sui cani»

Come giudichi le politiche del Governo riguardo la tutela degli animali?

«Ci sono ancora tante cose da fare. Una sarebbe abolire la caccia. In Sicilia sta chiudendo un canile con 500 cani che venivano maltrattati. Questo accade perché non c’è regolamentazione e molte cose funzionano solo grazie alla presenza dei volontari. Che dire, inoltre, dell’idea assurda di mettere la tassa sui cani perché è considerato un lusso possederne uno?».

Grazie alla petizione #giulezampe della presentatrice Tessa Gelisio è stata cambiata la legge e gli animali d’affezione sono diventati impignorabili in caso di controversie riguardo presunti rapporti di credito-debito fra due o più soggetti. Sei contenta di questo risultato?

«Si, sono contenta, anche se non basta. È ancora poco rispetto a ciò che resta da fare. Nei canili, ad esempio, mancano le condizioni dì base per la sopravvivenza dignitosa degli animali».

Spesso nei dibattiti sui diritti degli animali si inserisce qualcuno che dice: “Con tutti i problemi che ci sono, voi pensate ai cani”. Cosa rispondi a queste critiche?

«Rispondo che abbiamo tanti problemi e che tra questi c’è anche quello sui diritti degli animali. La natura va difesa e loro ne fanno parte».

Maurisa Laurito la tua, per i cani, è proprio una missione.

«Lo taccio perché amo tutti gli ammali indistintamente».

Oltre che degli animali, sei paladina anche delle categorie dei più deboli.

«È vero. Litigo spesso per la strada, ad esempio quando vedo dei genitori che strattonano i figli: a volte penso che alcune persone dovrebbero sostenere un esame prima di poter diventare mamma e papà! Mi arrabbio molto anche quando si manca di rispetto agli anziani, loro sono i saggi c non dovrebbero essere “rottamati”».

A proposito dei bambini, Maurisa Laurito qual è la tua idea in merito all’adozione? ,

«Andrebbe rivista tutta la legislatura in merito: i single e i gay dovrebbero avere la possibilità di adottare, ovviamente previa attenta selezione, come in ogni caso di affidamento. Viviamo in un mondo assurdo: si comprano i bambini e si fanno i figli in provetta quando gli orfanotrofi sono pieni di piccoli che sognano una famiglia! La nostra società ha fatto molti progressi dal punto di vista tecnologico, ma molti passi indietro per ciò che riguarda la nostra umanità».

C’è una soluzione?

«Farò una mostra a Torino dal titolo Radici Squadrate. Il tema delle mie opere è proprio questo: le schegge impazzite dell’umanità. Credo che l’unica cosa da fare sia cercare di essere ottimisti, spargere energia positiva nel mondo e tornare alle nostre radici. Che non significa solo essere tradizionalisti, ma anche andare oltre senza scardinare. Un tempo trasgredire significava violare le regole, oggi le regole non ci sono più e trasgredire significa perdere se stessi».

 

 

Intervista a Maurisa Laurito tratta da Vero.

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