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L’attrice Joana Santos racconta Diana sulla soap Legami

Bella, perfida, spietata. È Diana, la cattiva della telenovela portoghese Legàmi, che ha appassionato i telespettatori di Raiuno e sta andando in replica tutti i giorni su Rai Premium. A interpretarla è la dolce e sensuale Joana Santos, 31 anni, attrice e modella. La intervistiamo grazie alla collaborazione con Miriam Quattrini.

«Mi sono impegnata»

Legàmi ti ha dato una grande popolarità in Italia. Joana Santos ci racconti come hai vissuto i giorni sul set?

«Per me è stata una telenovela molto speciale. Mi sono dedicata al mio personaggio anima e corpo e ci ho lavorato molto. Impegnarmi così a fondo mi ha regalato delle belle sensazioni: sono molto esigente con me stessa e volendo fare il meglio che potevo, confesso di essere stata spesso nervosa e parecchio tesa».

Un episodio curioso durante le riprese?

 

«Dato che la telenovela è già terminata anche in Italia, posso tranquillamente raccontarvelo. Si tratta della scena in cui Diana è al cimitero, nella bara, sepolta viva, e la sua famiglia era intorno a lei. E stato molto difficile fare quella scena. La bara doveva essere chiusa all’inizio, ma era stata lasciata aperta perché la sorella Inés potesse lasciare una lettera all’interno. Ogni volta che si apriva la bara mi veniva voglia di battere le ciglia a causa della luce, così abbiamo dovuto ripetere molte volte la scena: Diana era morta e non poteva sbattere le palpebre, così ogni volta scoppiavamo a ridere».

Joana Santos sei rimasta soddisfatta del tuo lavoro nella soap?

«Molto, mi è piaciuto interpretare Diana. Lei ne combina di tutti i colori e fin dalle prime puntate mi hanno definito la “cattiva della serie” e così mi porto dietro l’etichetta di donna malvagia senza scrupoli, anche se io nella vita sono assolutamente diversa! Ho lavorato molti mesi intensamente prima di dar vita a questo personaggio. Uccidere il fratello, la madre ed essere la responsabile di tutto quello che accade di male a tutti i personaggi non è una passeggiata: poteva solo finire male, molto male. Ho sempre difeso Diana, dovevo far di tutto per credere in lei e darle vita. All’inizio è una ragazza che ha subito un torto, vive in una grande menzogna, lavora in un luogo che non le piace ma non si lamenta. Quando scopre la verità e si accorge di ciò che ha perso, non perde tempo per recuperare ciò che è suo trasformandosi, nel corso della storia, in una vera e propria psicopatica. Le sue scene non sono state per niente facili, richiedevano molta concentrazione e anche tanta disciplina sul set».

«Ho sempre recitato»

Hai qualcosa in comune con lei Joana Santos?

«Assolutamente nulla, le ho prestato solo le mie emozioni. Quando Diana soffriva, per esempio, non andavo a cercare tra i miei ricòrdi, ma tra i suoi. Ho costruito la storia della sua vita e mi sono aggrappata a questo».

Il tuo rapporto con il resto del cast?

«È stato fantastico! Ho molti bei ricordi. Ci siamo divertiti tanto. Ogni volta che penso a questa telenovela, ho sempre il sorriso sulle labbra».

Come spieghi il grande successo della telenovela Joana Santos ?

«A parte la validità della storia e del soggetto, credo che la trama di questa soap sia differente da quelle delle telenovele del momento: infatti si incentra più sull’antagonista piuttosto che sulla protagonista positiva, cosa poco usuale in televisione e, per questo, oggetto di grande attenzione e apprezzamento».

Quando hai deciso di voler fare l’attrice?

«Svolgo la professione di attrice da quando avevo 19 anni, anche se non è stata proprio una mia scelta. E successo quasi per caso. Ho partecipato a un casting per una telenovela e ho ottenuto un piccolo ruolo con scene molto impegnative. Così mi sono accorta che mi piaceva recitare e ora so che è questo che amo faree che spero di fare per il resto della mia vita».

Sei mai stata in viaggio in l’Italia?

«Sì, ci sono stata, ma sempre e soltanto per lavoro, purtroppo. Ho girato a Venezia una telenovela della SIC, Dancing days, e sono stata a Roma per promuovere Legàmi e lì ho avuto l’opportunità di visitare e vedere la Fontana di Trevi, il Pantheon e il Colosseo. A Venezia sono andata in gondola per i vari canali ed è stata una esperienza molto bella. Desidero tanto ritornarci, ma stavolta per le vacanze!».

«Non mi metto in mostra»

Cosa ami fare di più nel tempo libero?

«Mi piace andare al cinema, trascorrere del tempo con mio marito, la mia famiglia e i miei amici e fare Pilates. Quando lavoro è. sempre molto complicato a causa dell’orario. Sono casalinga! Amo stare in casa e adoro cucinare: vado sempre alla ricerca di ricette per ricrearle. Normalmente non amo preparare piatti portoghesi, ma adoro cucinare piatti asiatici. Anche se, in realtà, il mio ristorante preferito qui a Lisbona è proprio un ristorante italiano».

Che tipo di persona sei fuori dal set?

«Senz’altro del tutto diversa da Diana: sono una ragazza che adora ciò che fa, una gran lavoratrice, molto riservata, non amo mettermi in mostra».

Lo scorso 23 luglio ti sei sposata con l’attore Simao Cayatte, 32 anni, com’è stata la cerimonia?

«Molto bella ed intima, ma non amo parlare molto del mio privato».

Un tuo desiderio Joana Santos?

«Magari un giorno, non molto lontano, aprire un ristorante!».

 

Intervista a Joana Santos da TOP

Sito Ufficiale Legami Soap

 

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