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Cristel Carrisi e Davor Luksic si sposano , Al Bano la porterà all’altare

Il giallo in casa Carrisi. Affiorano le prime indiscrezioni  sulle nozze imminenti di Cristèl, la terzogenita di Al Bano, che a quanto pare si sposerà entro l’estate a Lecce, nella chiesa di San Matteo. Lei, però, sull’argomento tiene la bocca cucita. «Smentisco assolutamente», dice a Nuovo. Un modo per difendere la sua vita sentimentale e stare lontana dal gossip? E probabile.

«Direi che ha l’età giusta per sposarsi»

A parlare, invece, ci pensa suo padre.

 

«All’altare? E giusto, ha 30 anni, se non dice “Sì” adesso, quando altrimenti?»

, rivela il cantante. Nuovo lo incontra alla presentazione del brano Le nostre mani, che l’artista pugliese canta insieme a Toto Cutugno e a Fausto Leali per sostenere End Polio Now, un programma istituito dal Rotary International per sconfiggere la poliomielite.

La battuta conferma che la figlia del divo e di Romina Power si starebbe preparando a dire di Si al fidanzato Davor Luksic manager di origini corate cilene, erede di una delle più facoltose  famiglie del Sud America. La cerimonia tra i due giovani sempre bene i bene  informati verrà celebrata davanti a 400 inviati in una location ancora top secret. Di certo però Al Bano non ci sarebbe gioia più grande  di quella di poter accompagnare all’altare la sua mata terzogenita. Del resto un evento cosi’ importante come quello di un matrimonio in famiglia è per lui anche l’occasione di vedere riuniti tutti insieme i suoi 5 figli oltre alla sposa, Yari e Romina jr, nati dall’unione  del cantante pugliese con l’ex moglie Romina e Yasmine e Albano jr, frutto della sua relazione con Loredana Lecciso. Perchè non è un mistero che Al Bano alla famiglia abbia sempre tenuto moltissimo. E, nonostante i momenti difficili vissuti dopo la misteriosa scomparsa della primogenita Ylenia e la separazione dalla Power, l’artista di Felicità ha sempre continuato a sperare in un ritorno dell’armonia nella sua vita.

Il miracolo è avvenuto e oggi gli antichi dissapori con Romina sono ormai un lontano ricordo. I due si sono riavvicinati e sono tornati a esibirsi insieme sui palcoscenici di tutto il mondo. E hanno anche condotto un programma in Tv, Così lontani così vicini, su Ramno, che però ha chiuso i battenti prima del previsto perché gli ascolti non erano all’altezza delle aspettative.

«Tra me e Romina c’è grande rispetto»

«È un peccato che sia andata a finire così, ma l’avevo previsto. Non perché io sia più intelligente di altri, ma la verità è che in questo momento la gente è stanca di piangere su storie tristi e quello era un aspetto che andava considerato. Ciò non toglie che sia stata comunque un’esperienza bellissima, piena di emozioni…».

Tra poco ne vivrai un’altra molto forte, perché si sposa tua figlia Cristèl…

«Tra qualche mese, sì».

Come padre della sposa parteciperai ai preparativi delle nozze?

«No, mi hanno esonerato. “Papà, tu pensa a fare il padre e basta”, mi ha detto Cristèl. E mi ha fatto un bel favore!».

La tua è una famiglia numerosa: ora ti piacerebbe diventare nonno?

«Lasciamo fare tutto al buon Dio lassù: ma se arrivasse un nipote, sarei molto felice».

Al Bano Carrisi a  proposito di matrimoni, nel 1967 sul set del film Nel sole hai incontrato Romina Power, che hai sposato il 26 luglio 1970: un bilancio delle vostre vite insieme…

 

«Rispondo così: se tu osservi le 24 ore di una giornata, capisci che c’è un sole che nasce e uno che finisce, ma che poi ricomincia una meravigliosa notte. Io ho provato il giorno di una bella esistenza con lei e, poi, anche senza di lei. E ho provato la notte. C’è un grande rispetto tra di noi, per tutto quello che abbiamo fatto insieme, nel bene e nel male».

Insieme, però, siete tornati a esibirvi: quali sono i vostri progetti?

«Io e Romina abbiamo diverse date di concerti che ci vedranno protagonisti. Ma il mio tour tra Polonia, Russia, Romania e Germania mi vede spesso nelle vesti di solista, un ruolo cui tengo molto».

«Aiutare gli altri mi dà grande gioia»

In più ti dedichi alla solidarietà. Hai cantato questo brano contro la poliomielite: qual è la caratteristica del progetto che appoggi?

«La canzone Le nostre mani è in vendita su iTunes. È un inno mondiale per la raccolta fondi a favore della lotta contro questa malattia, che spero venga definitivamente sconfitta in futuro. Il ricavato di questo brano andrà tutto a sostegno di End Polio Now, un programma che segue il Rotary International».

Sei anche ambasciatore Fao e Onu: che cosa significa, per te, aiutare gli altri?

«Provare una gioia immensa, quella che arriva dalla sensazione di essersi impegnati in qualcosa di utile per l’umanità di cui io faccio parte».

Stai vivendo una seconda fase della tua vita ricca e importante, nonostante le prove difficili che, a volte, impone l’esistenza: come si fa a non arrendersi mai?

«Rispondo con una frase dello scrittore Paulo Coelho: bisogna essere sempre guerrieri di luce. E io mi alleno ogni giorno per tirare fuori il guerriero di luce che è dentro di me. Nel mio cammino di vita ho sempre trovato la strada giusta da percorrere seguendo i dieci meno per me. Poi ognuno trova la forza dove vuole».

Al Bano Carrisi torneresti in televisione o la tua esperienza di conduzione è ormai finita?

«Se mi proponessero un. programma che mi piace, accetterei di nuovo la sfida. La mia idea, però, è quella di fare un docu-film sulla storia di mia madre Jolanda, perché è un personaggio incredibile: è arrivata già all’età di 94 anni e mi auguro che viva ancora a lungo, oltre l’ammissibile. Se riuscirò a realizzarlo, sarò un uomo ancora più felice di quanto non sia adesso».

«Tornerei in gara al Festival di Sanremo»

Dopo aver calcato il palco dell’ Ariston insieme a Romina, torneresti a cantare in gara al Festival di Sanremo da solista?

«Sì, ma sempre appunto da Primo attore e non più come ospite. Da guerriero di luce, come dicevamo… perché un’emozione come quella che si prova in gara all’Ariston è davvero rara. In tanti hanno provato per decenni a distruggere la magia del Festival senza riuscirci. Ma la verità è che questa manifestazione canora è davvero un gran bel campionato della musica italiana e, proprio per questo, io l’ho sempre difeso».

Intervista a Albano Carrisi tratta da Nuovo

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