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Camila Raznovich contro la paura del terrorismo

Articolo su Camila Raznovich presentatrice televisiva Rai di Rai 3 che si dedica a bellissimi documentari sulla natura. Articolo tratto dalla Rivista Vero. Luigi Miliucci Roma – Gennaio e amate viaggiare senza muovervi dalla poltrona di casa, non perdetevi Kilimangiaro – Tutto un altro mondo, condotto da Camila Raznovich. Padrona di casa del programma pomeridiano di Raitre che ogni domenica porta i telespettatori alla scoperta delle bellezze del mondo, la Raznovich si racconta al nostro settimanale, tra buoni propositi per Panno nuovo e una filosofia di vita in cui crede sempre di più. Camila difende il diritto di viaggiare: non si deve rinunciare al piacere di fare nuove scoperte a causa del terrorismo. E, con profonda sensibilità, in questa intervista ci spiega perché, da mamma di due bimbe, Viola e Sole, ha scelto di festeggiare il Natale senza esagerazioni.

Camila Raznovich , sei soddisfatta della tua avventura televisiva con Kìlimangiaro?

 «Sono al timone di questo programma da due anni e sono davvero entusiasta: Stiamo raccogliendo quanto abbiamo seminato in passato e i risultati sono davvero positivi. Sapevamo che ci sarebbe voluto un po” di tempo, però adesso portiamo a casa ascolti in crescita, superiori a quelli dell”ultima stagione precedente al mio arrivo. Insomma, ,io sono felice e la rete altrettanto. Al di là dello share, poi, mi piace l`idea di aver dato alla trasmissione un°identità fotte e riconoscibile. Diversa da quella che aveva prima».

 

Camila Raznovich il tuo contenitore domenicale è piuttosto diverso dalle proposte televisive che offrono le altre emittenti nella stessa fascia oraria. Qual è la ricetta che hai deciso di adottare?

«Non c°è una ricetta vera e propria. Cerco costantemente, in ogni programma che faccio, di realizzarlo in modo tale che almeno in parte mi somigli. Deve essere una trasmissione che sia affine al mio modo di guardare al mondo, insomma. Da Loveline a Tatami, da Amore Criminale a Kilimangiaro, la mia ricetta e sempre stata quella di fare prodotti televisivi che mi rappresentino e dei quali possa andare fiera».

 

Camila Raznovich il terrorismo internazionale rappresenta un ostacolo importante in questo periodo per i viaggi. Visto che il tuo programma si occupa proprio delle bellezze del mondo, come state affrontando questo tema e che consigli date’ agli italiani che non vogliono rinunciare a viaggiare?

 

«Ogni settimana rivediamo e mettiamo a punto la scaletta della trasmissione fino all`ultimo minuto prima di andare in onda, sulla base delle più recenti notizie provenienti da tutto il mondo. Non a caso, quest°anno ci stiamo occupando parecchio anche di politica estera. Il nostro consiglio è quello di non arrendersi alla paura, di viaggiare, ma di farlo in modo rigorosamente sicuro, consapevole e responsabile».

 

Nelle scorse settimane, sei stata una delle protagoniste di Telethon, owero la tradizionale maratona televisiva Rai con finalità benefiche che mira ad aiutare la ricerca sulle malattie genetiche…

 

«E un appuntamento televisivo davvero importante e, come lo scorso anno, sono onorata di essere stata uno dei volti di Raitre di questa iniziativa. Con il mio programma abbiamo realizzato quasi tre ore di diretta, raccontando  l’importanza degli investimenti effettuati nell’ambito di un settore strategico come quello della ricerca. In particolar modo, abbiamo focalizzato L’attenzione su alcuni studi italiani che stanno rivoluzionando le cure relative ad alcune malattie. Una ragione in più per comprendere quanto sia necessario e utile sovvenzionare la ricerca».

 

In un momento così complicato come quello attuale, caratterizzato dalla crisi economica, è più difficile chiedere agli italiani un atto di generosità e invitare loro a mettere mano al portafogli per offrire un aiuto concreto alla ricerca?

 

«Credo, paradossalmente, di no. Forse questo dipende proprio dalla crisi. In momenti di grave difficoltà, gli italiani sanno unirsi, sanno fare squadra e accolgono L’invito alla solidarietà. E in frangenti complicati come questi che ci si rende conto dell’importanza di aiutare gli altri. si comprende che c”è qualcuno che ha meno di noi e gli si tende la mano per sostenerlo».

 

Camila Raznovich Ci stiamo lasciando alle spalle questo periodo di Feste, com’è stato per te e la tua famiglia?

 

«Ho festeggiato il Natale più che altro per le mie bambine. Viola e Sole. E stato un Natale un po” particolare per tutti quanti, per via dei tragici fatti internazionali di cronaca accaduti negli ultimi mesi. Ho fatto molta fatica ad andare per negozi a comprare i regali per le mie figlie, dal momento che ogni giorno abbiamo di fronte a noi le immagini drammatiche dei bambini che muoiono nei naufragi. Non sono buonista, non lo ‘sono mai stata: però, queste tragedie mi toccano nel profondo.

Per questo motivo ho voluto regalare alle mie bimbe soltanto dei pensierini, all`insegna di un Natale “low prolflile”, di basso profilo». Rai con finalità benefiche che mira ad aiutare la ricerca sulle malattie genetiche…

 

«E un appuntamento televisivo davvero importante e, come lo scorso anno, sono onorata di essere stata uno dei volti di Raitre di questa iniziativa. Con il mio programma abbiamo realizzato quasi tre ore di diretta, raccontando L’importanza degli investimenti effettuati nell’ambito di un settore strategico come quello della ricerca. In particolar modo, abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni studi italiani che stanno rivoluzionando le cure relative ad alcune malattie. Una ragione in più per comprendere quanto sia necessario e utile sovvenzionare la ricerca».

 

In un momento così complicato come quello attuale, caratterizzato dalla crisi economica, è più difficile chiedere agli italiani un atto di generosità e invitare loro a mettere mano al portafogli per offrire un aiuto concreto alla ricerca?

 

«Credo, paradossalmente, di no. Forse questo dipende proprio dalla crisi. In momenti di grave difficoltà, gli italiani sanno unirsi, sanno fare squadra e accolgono l’invito alla solidarietà. E in frangenti complicati come questi che ci si rende conto dell’importanza di aiutare gli altri. si comprende che c”è qualcuno che ha meno di noi e gli si tende la mano per sostenerlo».

 

Camila Raznovich ci stiamo lasciando alle spalle questo periodo di Feste, com’è stato per te e la tua famiglia?

«Ho festeggiato il Natale più che altro per le mie bambine. Viola e Sole. E stato un Natale un po” particolare per tutti quanti, per via dei tragici fatti internazionali di cronaca accaduti negli ultimi mesi. Ho fatto molta fatica ad andare per negozi a comprare i regali per le mie figlie, dal momento che ogni giomo abbiamo di fronte a noi le immagini drammatiche dei bambini che muoiono nei naufragi. Non sono buonista, non lo ‘sono mai stata: però, queste tragedie mi toccano nel profondo. Per questo motivo ho voluto regalare alle mie bimbe soltanto dei pensierini, all`insegna di un Natale “low profile”, di basso profilo».

 

Intervista tratta da Vero. Approfondisci su Camila Raznovich da Wikipedia

 

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