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Per Dolcenera le stelle non tremano

Ottobre a Galatina, Emanuela Trane, alias Dolcenera, classe 1977, è una tosta. Nella sua carriera, l”artista salentina può vantare ben quattro partecipazioni al Festival di Sanremo, cinque album pubblicati, una raccolta, venti singoli e cinque colonne sonore. Le vendite che ha messo a segno sono state premiate con diversi dischi d’oro, di platino e multiplatino. E ora è arrivato un nuovo album, Le stelle non tremano, già in vetta alle classifiche. Dolcenera racconta al nostro settimanale come è nato il disco e quali sono i suoi sogni per il futuro.

 

 

Dolcenera sei già in cima alle classifiche. Te lo aspettavi?

 

“Speravo che questo disco venisse capito, soprattutto per il sentimento che lo contraddistingue. Che è poi quella forza interiore che ti spinge a realizzare i tuoi sogni. Con questo disco vorrei trasmettere al mio pubblico tutta la mia energia. Ci ho lavorato per due anni e mezzo con una cura maniacale per i dettagli e per la qualità del suono. I testi sono istintivi e vogliono essere una reazione ai problemi che stiamo vivendo. Alla stesso tempo, però, le mie canzoni cercano di esprimere anche il desiderio di condivisione con le persone che amiamo. Io, per esempio, condivido tutto con Gigi Campanile, il mio manager. Stiamo insieme da vent`anni. In questo disco ho voluto raccontare l”amore sotto forma di condivisione della visione del mondo».

 

 

Dolcenera un album comprende undici brani. E stato difficile per te selezionarli?

 

«No, al contrario, è stato molto facile. Non ho altre canzoni nel cassetto, quelle che mi piacevano le ho incluse nell`album. Quando mi ri- trovo a scrivere una canzone, nel momento in cui mi rendo conto che non scatta nessuna scintilla, la butto via. Tengo davvero molto a Le stelle non tremano perché è un album che mi rappresenta pienamente. Ce l’ho messa tutta per riuscire a fare un buon lavoro e credo di esserci riuscita»

 

Dolcenera  Il viaggio è un brano contro il pessimismo?

«Sì. E una canzone che vuole sconfiggere il “pessimismo cosmico”. A volte, guardando al futuro, si può “cadere” in uno stato di depressione. Questo atteggiamento non aiuta di certo a costruirsi un domani sereno. Per esempio, io ho capito che bisogna sempre credere nel percorso che si sta facendo con la persona che si ama. Un approccio positivo alla vita porta sempre qualcosa di buono e a far nascere delle idee. Soprattutto per chi fa il mio lavoro è importante avere sempre il coraggio e la voglia di rinnovarsì».

Faresti il giudice in un talent?

 

“Ogni volta che parte un “totocoach” il tuo nome spunta sempre… «Spunta sempre perché, tra i tanti coach in circolazione, io ho dimostrato di essere musicalmente più completa. Del resto, scrivo, arrangio e produce musica». L’anno scorso, prima dell’annuncio che Elisa avrebbe partecipato ad Amici, molti erano pronti a scommettere che Maria De Filippi avrebbe puntato su di te… «Si dice questo perché Maria, dopo la mia vittoria a una tappa del Coca Cola Summer Festival, si complimento con me. Disse che, grazie a me, aveva capito l’importanza degli arrangiamenti in un brano».

 

Dolcenera e  se ora ti invitasse?

«Prenderei la proposta in considerazione. Anche in un contesto televisivo, sono convinta che riuscirei a insegnare almeno un paio di segreti del mio mestiere».

 

Parliamo del futuro Dolcenera come ti immagini tra dieci anni?

 

«Più serena, se possibile. Vivo sempre tutto con molta ansia. La combatte, come mi ha insegnato il mio fidanzato, facendo delle cose. Qualche esempio? Scrivo canzoni oppure faccio sport. Oltre al tennis pratico il Tacfit, una disciplina simile agli allenamenti dell`esercito militare. Lo faccio per sfogarmi: quando mi alleno mi trasformo in una specie di Soldato Jane. Adotto, insomma, lo stile di Demi Moore ai tempi del filml».

 

Dolcenera Sei stata anche attrice… Tornerai mai a recitare?

 

«Per il momento no. Ho girato qualche film quando ero  mollo giovane. Ora mi sento  diversa e penso che accetterei soltanto una proposta per 3 ruoli maturi e intensi».

Raccontaci come trascorri una giornata tipo…

 

 «Mi alzo, faccio un`abbondante colazione e gioco a _ Ruzzle con il telefono. Poi mi dedico alla musica. Non c°è giorno in cui non ci sia posto per le sette note musicali. Per gran parte della giornata sto da sola a casa. Cucinare non è proprio il mio fofle. Infatti, finisce sempre che a pranzo stuzzìco quello che trovo nel frigo. ”

 

 

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