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Claudia Koll a teatro con Refugees e l’amore per Dio

E adesso direttamente da Stop questa bella intervista a Claudia Koll . A tu per tu con l’attrice romana che ci apre il suo cuore a livello professionale e personale , dallo spettacolo teatrale Refugees alla direzione della Star Rose Accademy fino al suo impegno con l’associazione umanitaria le Opere del Padre in Burundi in Africa

 

Claudia Koll il 27 aprile ti rivedremo a Torino con lo spettacolo Refuges un bel ritorno

“In realtà non ho mai smesso di lavorare, anche se non più sui grandi schermi. Amo il mio mestiere e proprio per questo lo insegno. Questo progetto mi ha coinvolto con il tema che tratta quello dei rifugiati che interessa tutti quanti noi”

Intervista tratta da Stop. Notizie di Claudia Koll su Wikipedia

Cosa ti piace di più sul tuo impegno alla Star Rose Academy

“Gli spettacoli che portiamo in giro per l’Italia perchè lavorare con i ragazzi dell’accademia è davvero molto bello. Da noi studiamo recitazione, canto, danza, ingelse, si fa repertorio teatrale, cinematografico e si va a lezione di trucco. In più siccome crediamo che la formazione abbia bisogno dell’esperienza , cerchiamo di portare i ragazzi sul palcoscenico a contatto con il pubblico”

Claudia Koll invece quali sono gli obbiettivi dell’associazione le Opere del Padre che pure ti vede protagonista

“Quest’associazione è una onlus nata nel 2005, si occupa dei poveri in Africa ma anche in Italia, in Burundi , in particolare attualmente stiamo costruendo la piccola Lourdes per curare i disabili e i poveri e una sartoria inoltre diamo sostegno ai bambini orfani”

Claudia Koll hai anche adottato un ragazzo Jean Marie oggi 23 enne

“L’associazione quando può cerca di portare in Italia quelle persone che nel loro Paese non possono essere curate. Qui, grazie anche all’aiuto dello stato, possiamo offriere assistenza medica gratuita, Jean Marie sarebbe morto se fosse rimasto in Burundi, perchè li non aveva la possibilità di sottoporsi a dialisi. Io l’ho portato in Italia e successivamente il tribunale ha preferito affidarlo a me”

Così si diventa la sua mamma

“Uscendo dal tribunale ho capito che doveva venire a vivere a casa mia e che gli doveva fare da mamma. Fino ad allora era stato ricoverato a San Giovanni Rotondo per sei mesi, curato gratuitamente dall’ospedale di Padre Pio”

Claudia Koll ora vive con te?

“Si vive a casa mia, all’inizio ci si aiutava un mediatore culturale perchè io non capivo assolutamente la sua lingua e lui non comprendeva la mia. Però poi abbiamo fatto ricorso al linguaggio dell’amore, ai sgni e piano piano lui ha imparato l’italiano. E’ andato a scuola dai Salesiani, l’ospedale Bambino Gesù l’ha preso in cura a Roma e oggi ha una vita abbastanza normale”

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