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Giorgio Borghetti la rinascita a Notti sul Ghiaccio

E adesso quest’articolo dedicato a Giorgio Borghetti che è un concorrente di Milly Carlucci a notti sul ghiaccio e ci racconta com’è difficile andare avanti

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è stato a rischio eliminazione nella prima puntata ma l’affetto del pubblico gli è preso arrivato in soccorso grazie al voto da casa Giorgio Borghetti ha così superato le prime puntate di notti sul viaggio. E per lui è stata una vera prova del nove

“dopo aver passato di ventiquattr’ore che precedevano la prima puntata, con il ghiaccio sul ginocchio per via di una brutta caduta, posso ritenermi più che soddisfatto. Sono nostra felice, perché il pubblico ha voluto che restasse. Ho deciso di partecipare a questo programma per rimettermi in discussione e questa volta è stata una risposta importanti”

gli viene chiesto che per molti artisti partecipare a un talent è un’opportunità di rilancio per altri invece è un ripiego ad un momento di magra, cosa significa per lei notti sul ghiaccio!

“La proposta giusta al momento giusto, non fosse stato per Milly Carlucci forse non mi sarei mai deciso ma lei è una garanzia di serietà e professionalità. Già qualche tempo fa mi aveva proposto di partecipare a ballando con le liste, io però non mi sentivo pronto. Ora si. La considero una grande opportunità, vorrei farmi conoscere come un uomo al di la di i ruoli che ho interpretato come attore. Mi piacerebbe che emergesse il mio lato poetico e ironico. Insomma per la prima volta interpreterò me stesso “

Giorgio Borghetti il pattinaggio era una sua passione?

“Mai messo i pattini in vita mia. Sono uno sportivo, ho praticato il tennis, lo sci anche a livello agonistico ma il pattinaggio mali. Mi sono fidato della mia insegnante Federica Costantini e mi sono affidato al lei con tutto il mio fisso. Lei è esile e mingherlina le prime volte mi temeva”

cosa si aspetta da questa esperienza!

“Una rinascita arrivo da un periodo di profonda riflessione su me stesso”

Giorgio Borghetti lei ha iniziato la sua carriera da bambino a undici anni come doppiatore di Elliot in ET di Steven Spielberg, era scontato che poi diventasse attore?

“Niente affatto, ho iniziato per caso grazie a mia nonna. In famiglia non c’era nessuno che avesse a che fare con quest’ambiente. Papà era impegnato in aeroporto e mamma era una rappresentante. Un giorno mia nonna mi ha detto che una sua amica cercavo un bambino per il doppiaggio e incredibilmente mi hanno scelto per doppiare Elliot non ero consapevole della responsabilità che ha vivo, però mi sono impegnato tantissimo da subito. Non ho più smesso. A venticinque anni sono entrato in crisi, facevo l’doppiatore da diciotto anni e non ne potevo più. Ho pensato di smettere tutto di diventare insegnante di sci. Poi quasi per caso una mia amica mi ha convinto a iscrivermi a un corso di recitazione. Dopo diversi no e tante porte sbattute in faccia sono arrivate le prime occasioni e a una voce ho aggiunto una faccia”

Quindi Giorgio Borghetti devi tutto a tua nonna?

“Se devo tutto al lei e pensare che il bello in famiglia non sono io ma mio fratello. È più grande di me di tre anni si occupa di telefonia e a detta di tutti è uno schianto, biondo occhi azzurri alto mentre novanta”

Cento Vetrine Giorgio Borghetti le ha dato molta popolarità. Come mari per un po’ è rimasto fuori dal circuito televisivo

“forse ho peccato di presunzione. Quando è nato mio figlio ho deciso di prendermi una pausa. Non volevo perdermi i primi passi, le prime parole. Credevo fosse più facile rientrare, ma non è stato così. Comunque se tornassi indietro rifarei tutto io è il centro del mio molto”

 

Intervista a Giorgio Borghetti tratto da Visto. Giorgio Borghetti su Wikipedia

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