E adesso un’intervista alla bellissima showgirl Pamela Prati che a cinquantacinque anni mostra un fisico eccezionale degno di una ventenne e non si tratta di una magia di una foto ritoccata. Il suo corpo è veramente perfetto, la pelle vellutata, fanno di Pamela ancora una bellissima donna, sono una donna bambina solo quando mi chiedono cosa significa per me avere cinquant’anni, mi ricordo di aver altrimenti non li sento proprio.
Non ha dubbi Pamela Prati e guardando redini del suo corpo perfetto, nessuno potrebbe darle torto. L’età per lei è solamente un numero un dato di fatto incapace di descrivere la realtà di questa donna che ha cinquantacinque anni si merita ancora il soprannome di il corpo che gli aveva dato l’amica Raffaella Carrà, mentre lo scorso novembre confessava in televisione di aver un compagno di ventiquattro anni più giovane di lei. Forte e appassionata, ma anche diffidente come la Sardegna nella quale è nata e cresciuta con la madre e i cinque fratelli questa statuaria showgirl vera e propria icona degli anni d’oro del Bagaglino, continua a essere amatissima dal suo pubblico affetto che gli arriva anche dai fan più giovani che la seguono sui social network e che si è conquistata non nascondendo ma la sua natura sincera e coraggiosa, da libro aperto, come dice lei, che l’ha resa capace di amare nonostante un’infanzia difficile. Ed è proprio il dolore della sua storia familiare del rapporto difficile con il padre Paolo che Pamela ha voluto mettere in un libro biografico che si chiama segreto e che verrà in libreria a settembre, ma che siamo in grado di anticipare quanto le è costato scrivere questo libro!
“Moltissimo, narrarsi non è mai facile, e io ho sofferto molto da piccola. Chi conosce la mia storia sa quello che ho passato. Per questo ho deciso di pubblicarlo con la casa editrice il cigno che appartiene ad un amico come Lorenzo Zichichi “
cosa era avvenuto?
“Mia madre ,Salvatorica, che è una vera roccia della mia vita, aveva avuto due figli da un precedente matrimonio, prima di rimanere vivo. Ha incontrato mio padre e ha avuto quattro figli, ma la loro unione è stata molto complessa e lui ci ha abbandonato. L’ho visto che avevo due anni e dopo quando ne avevo dodici”
quale ricordo conserva di lui
“era bellissimo, si chiamava Paolo, come me che di secondo nome mi chiamo Paola. Ricordo che era un artista, suonava la chitarra, la fisarmonica e l’armonica a bocca. Si faceva ballare. Ero convinta di essere la sua preferita. Sicuramente ho voluto fare la showgirl per sentir medicina lui. Tuttavia dopo i miei dodici anni non l’ho più visto, anche se ha disperatamente cercato di recuperare un rapporto fino alla sua morte, non sono riuscita a vederlo prima che morisse è morto dopo mia madre m’ha prima che riuscissimo a riconciliarci. Comunque sono riuscita a fare pace con questo fatto. Avrei tanto voluto avere un padre confidarmi con lui. Il suo abbandono mi ha lasciato un senso di vuoto e di sofferenza fortissimi. Quando è mancato, però, non ce l’ho fatta a rimanere arrabbiata. Ho capito che al posto dell’uomo forte che avrebbe voluto, mio padre era stata una persona fragile e insicura. In cuore mio io l’ho perdonato. E sono sicura che prima o poi lo mi abbracciò”
una lunga storia con l’ex poliziotto Ciro quaranta una relazione intensa con un uomo di cui non ha mai voluto rivelare il nome, gli ammiratori che non le saranno certo mancati. Niente matrimonio, però: come mai?
“Non è capitato e basta in realtà sono una romantica, una che crede che il grande amore della vita sia uno solo. Fosse stato per me sarei stata di un uomo soltanto, ma purtroppo la storia che penso sia stata il mio grande amore non è sfociata nel matrimonio”
si vorrebbe sposare adesso ?
“Non escludo nulla anche perché mi piacerebbe molto adottare un figlio e sarebbe bello condividere con qualcuno un passo del genere. Ci sono tanti bambini che hanno bisogno d’amore e io sento di avere così tanto da dare. D’altra parte l’amore è una cosa per coraggiosi e io sono chiusa e diffidenti, come la mia terra. Ma il coraggio non mi manca”
intervista a Pamela Prati tratta da Visto