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Elena Ballerini racconta la perdita del padre Alberto

E ora un articolo dedicato alla stupenda Elena Ballerini che ormai fa parte del cast di mezzogiorno in famiglia trasmissione di grande seguito su Raidue. Un traguardo professionale importante che la bionda inviata del programma di Michele Guardi sente di dedicare al compianto padre Alberto di cui ha scelto di parlare per la prima volta a top.

E viene chiesto a Elena Ballerini che effetto le faccia essere entrata a far parte di tale programma?

” È un grande onore potere lavorare con dei professionisti come Michele Guardi, si tratta di un vero maestro della televisione. Sono molto felice ed entusiasta di essere approdata proprio qui”

Elena Ballerini a chi dedichi questo successo?

“Sicuramente a mia madre Marina ma anche a mio padre Alberto. Mi ritengo fortunata ad avere due genitori in questa maniera. Purtroppo mio padre oggi mi potrà guardare solamente dal cielo, ma sono sicura che anche da li non mi perde perde mai di vista. Generalmente di lui parlo poco, ma credo che sia arrivato il momento per farlo e credo che sarebbe felice di questa mia decisione”

qual è il ricordo che conserva di suo padre

“mio padre mi ha insegnato che nella vita bisogna avere coraggio. Lui riusciva a guardare oltre le apparenze e trovava sempre un motivo in ogni cosa. Il suo sorriso era presente in ogni stanza della mia casa. La mia era davvero quello che si dice una famiglia felice. Poi però lui si è è ammalato e io avevo solamente sedici anni ed è andato via quando ne ho avuti diciotto. Ma nonostante questo è riuscito a regalarmi un cucciolo di cane di razza Leonberger “

c’è stato un momento in cui dopo la sua morte lo ha sentito più vicino!

“Certo c’è stato un momento veramente inaspettato. Il mare era quel giorno molto agitato e io ero sul materassino in acqua ed ero andata troppo al largo per giocare con le onde. Ad un tratto è arrivata inaspettatamente una canoa che mi avrebbe travolta. Io mi sono buttata in mare per scanzarla ma il ragazzo che la guidava aveva perso il controllo. Nell’impatto con l’acqua ho sentito una mano che mi spingeva al di sotto per fare in modo che non battessi il capo e la canoa mi travolgesse. Credo è come se qualcuno avesse premuto forte sul mio campo dando un’accelerazione a quelli erano i miei movimenti in acqua. Ed è proprio in quel momento in cui la canoa mi passava 1 cm dal capo che ho pensato a mio padre Alberto. Lo percepisco vicino a me impegnato a proteggermi”

hai dei rimpianti legati a tuo padre?

” Uno si era quando avevo diciassette anni volevo uscire e lui era già malato. Ho chiesto il permesso e lui mi aveva detto di si. E a quel punto sono uscita di casa avrei voluto essere rimasta a casa una sera in più, perché ogni attimo perso poi l’ho rimpianto. Mi ripeteva sempre che per lui stare con me era come ritrovarsi in un giardino fiorito”

Intervista a Elena Ballerini tratto dalla rivista TOP

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