Site icon Il Blog di Uomini e Donne

Tre anni fa Melania Rea veniva uccisa dal marito

Melania Rea
Melania Rea uccisa 3 anni fa dal marito Parolisi

E adesso un articolo dedicato a Melania Rea e ovviamente a Salvatore Parolisi con questo ricordo di Vittoria rea che altro non è che la madre della donna è stato ucciso il 18 aprile 2011 per il quale l’unico condannato è appunto il marito Salvatore con una pena a trenta anni di carcere e dice la donna

“mia figlia da lassù guida i passi della sua bambina e la sua morte rimarrà un monito contro i femminicidi

due famiglie che sono state distrutte dal dolore che tornano adesso a parlare. Da una parte i genitori e le sorelle di Salvatore Parolisi, che si sentono come delle vittime di una mala giustizia

“Salvatore è innocente”

continua a dire con un solo filo di voce la sorella di Franca. Dall’altra parte invece ci sono i genitori e il fratello di Melania rea che aspettano con ansia la conferma della sentenza della corte d’appello

credo nella giustizia, spero che la cassazione ribadisca l’ergastolo”

ripete mamma Vittoria Rea. Nel frattempo tre anni dopo la sua uccisione Melania è diventata un po’ il simbolo di tutte le donne vittime di femminicidi. Era il 18 aprile del duemilaundici quando in un gesto di follia del marito, almeno questo pare essere l’esito del processo, ha spezzato l’esistenza di quella bella ragazza nei suoi giorni migliori, portandola anche alla felicità di una bambina di diciotto mesi. Melania, mamma affettuosa, moglie innamorata, figlia modello, quel pomeriggio era andata in gita a colle San Marco nella scuola, con la sua piccola vittoria e il padre Salvatore, suo primo e unico uomo. Da lì i coniugi secondo la ricostruzione dei giudici che anche in appello dell’autunno duemilatredici hanno condannato a trent’anni Parolisi, si sono spostati pochi kilometri più a sud, nel bosco delle casermette. Qui Parolisi forse in preda ad un raptus per il rifiuto della moglie di avere un rapporto con lui ha ucciso Melania a coltellate, mentre la bimba, ignara, dormiva nell’auto. Quindi l’uomo ha cercato di procurarsi un alibi sostenendo che la donna si era allontanata nel parco per andare in bagno senza più fare ritorno. Una versione cui i giudici non hanno creduto. Ma qual è stato il motivo del delitto? È presto emerso dall’inchiesta che Melania e Salvatore non erano una coppia felice. Salvatore, marito e padre apparentemente perfetto da tempo tradiva Melania con una delle soldatesse che addestrava, di nome Ludovica e travolto da questa relazione extraconiugale, o forse messo alle strette dalla moglie che aveva scoperto la sua doppia vita, ha perso la testa e umanità. Franca, però, la sorella di Parolisi minimizza il tradimento del fratello

“mi dispiace per Ludovica, chissà cosa le aveva messo in testa Salvatore, però sinceramente che lei non mi interessa. A me importa solo di Melania che non c’è più, di mio fratello mi ha tradito, ma non è un assassino di mia nipote. Vittoria ha bisogno di suo padre, deve poterlo vedere. Quando io una volta alla settimana la vado a prendere e insieme telefoniamo a Salvatore, lei gli racconta le sue giornate e poi gli dice sempre papà ti ricordi quando c’era la mamma? A fatti voglio tanto bene”

di tutto altro parere invece è Michele rea fratello di Melania

“non credo che un padre abbia diritto di definirsi tale quando tradisce la moglie proprio nel momento in cui sta diventando padre. Durante le indagini sono risaliti anche acquisto. Melania per il parto era tornata a casa nostra, assomma vesuviana e quando è iniziato il travaglio abbiamo cercato Salvatore ma non lo abbiamo trovato. Ora sappiamo dove era era con Ludovica. Poi quando è in carcere non ha mai scritto una sola riga, né a sua figlia e nemmeno alla nostra famiglia. Le famose lettere al Vittoria divenute pubbliche a noi non sono mai arrivate mentre so che scrive molto spesso Ludovica. Evidentemente il di lei si preoccupa”

intervista attratta dalla rivista visto

Exit mobile version