Questo è il mio lavoro. Non ho nulla da temere. La vita privata è un conto quella professionale è un altro. Quella del calendario è stata una esperienza straordinaria, totalmente diversa dalle altre fatte sinora. Tutto ciò rientra nel mio percorso artistico, è una delle attività che fanno parte del mio mestiere. I soldi che ho guadagnato per il calendario sono soldi nostri, cioè miei e di mia figlia. Stare da sola e mandare avanti la famiglia è difficile e io sono del parere che nella vita si va comunque avanti e che i problemi così come si creano nello stesso modo vengono risolti. Sta a ognuno di noi mettercela tutta e ingranare la marcia. Bisogna crederci. Solo così si superano le avversità. Del mio passato non butto via nulla perché qualsiasi cosa abbia fatto, errori compresi, è servito a farmi crescere. Fino a poco tempo fa ero solo una ragazzina, oggi sono certamente maturata e mi sento una donna. Insomma non cancellerei nulla della vita di ieri.
Ma insomma questo calendario è artistico o non è artistico? Boh 🙂